il cactus a forma di spirale
cactus,  rarità e stranezze

Eulychnia castanea spiralis: quando stranezza fa rima con bellezza

Questa meraviglia è una pianta tanto strana quanto rara. Proprio per questo è molto apprezzata e ricercata dai collezionisti. L’Eulychnia castanea spiralis è una cultivar dell’Eulychnia castanea, un cactus originario del Cile, che cresce e prospera sulle pareti rocciose adiacenti uno dei deserti più aridi del mondo, l’Atacama. Possiamo dire quindi che è una pianta abituata a lunghi periodi di siccità, parliamo di circa 6/10 mesi l’anno.

La cultivar in questione ha la caratteristica di essere alquanto variabile nelle forme in crescita. Se ne possono comunque individuare almeno quattro ben distinte:

  1. La forma mostruosa colonnare, che è in assoluto la morfologia più comune per questa cultivar. Infatti, oltre il 60% dei nuovi rami assume una forma caratterizzata da una superficie cosiddetta bitorzoluta;
  1. La forma discoidale colonnare, questa è sicuramente meno comune della prima forma, la sua incidenza è infatti solo del 30% dei casi e si caratterizza per la formazione di dischi perfettamente adagiati uno sull’altro;
  1. La forma a spirale colonnare, molto più rara e particolare rispetto alle precedenti. Qui l’incidenza è solo del 5-15% sul totale delle cultivar prodotte. Il suo sviluppo ha un andamento a spirale o a forma di vortice, se vogliamo, e può essere destrogira o levogira. Questo significa semplicemente che la formazione della spirale e quindi la rotazione può procedere da destra verso sinistra cioè in senso antiorario o viceversa può procedere in da sinistra verso destra e quindi in senso orario. In ogni caso, quello che ne viene fuori, è uno spettacolo per gli occhi;
  1. La forma crestata, questa è la vera rarità perché nasce come combinazione delle tre precedenti tipologie. Tipicamente presenta delle escrescenze a forma di ventaglio con caratteristiche molto variabili. Ci troviamo di fronte ad una vera e propria pianta da collezione.

Come coltivare la L’Eulychnia castanea spiralis

Intanto c’è da dire che l’Eulychinia castanea spiralis , conosciuta anche come Eulychnia castanea varispiralis, non è una pianta di comune coltivazione. Essendo una cultivar a sviluppo molto variabile, è disponibile  in quantità limitate rispetto alle altre piante, ragion per cui viene spesso coltivata principalmente dai collezionisti interessati al genere e che sono disposti a sostenere un costo maggiore pur di averla. Se appartenete a questa categoria e siete riusciti a portarvi a casa questa meraviglia, sappiate che avete a che fare fondamentalmente con una pianta da esterno, considerando l’ambiente climatico dal quale proviene la sua progenitrice. Da questo punto di vista, sembra che la sua coltivazione non risulti particolarmente difficile. Vediamo quindi quali sono le regole fondamentali da rispettare per avere una pianta in salute.

Terriccio per la coltivazione

Per questa pianta, l’ideale sarebbe utilizzare un compost specifico per cactus con la giusta quantità di minerali per non rischiare di farle assumere una forma troppo allungata. Inoltre, deve essere sabbioso e molto drenante considerando che è una pianta abituata alla siccità prolungata.

Esposizione

È bene scegliere con attenzione il posto in cui sistemare la nostra pianta. Teniamo presente che ama il sole diretto e il caldo ma non sopporta assolutamente il freddo e le gelate prolungate, specialmente l’Eulychnia spiralis nella forma crestata, per la quale la temperatura non deve mai scendere sotto lo zero. Da questo dipende anche la successiva fioritura.

Temperature

Come detto precedentemente sono piante che sopportano il caldo prosperando anche a temperature che arrivano ai 50 gradi centigradi ma non sopportano il freddo. Possono resistere fino ai -2 gradi centigradi ma solo per brevissimi periodi. In inverno quindi, se possibile, è necessario trasferire queste piante in un luogo asciutto e riparato.

Irrigazione

In estate, le innaffiature dovrebbero essere leggere e poco frequenti o comunque lasciamo sempre asciugare il terreno tra un’annaffiatura e l’altra. In inverno invece, è bene lasciare il terreno asciutto.

Concimazione

Per quanto riguarda la concimazione, è consigliabile utilizzare un fertilizzante ad alto contenuto di potassio e concimare solo nei mesi estivi.

Come rinvasare l’Eulychnia castanea spiralis

Rispettando tutte le regole anzidette, questo bel cactus può essere anche coltivato in vaso. Come per ogni altra pianta, è necessario procedere al rinvaso quando ci si accorge che le radici si sono appropriate di tutta le terra diventando strette. Proviamo ad osservare i fori di drenaggio, quando iniziamo ad intravedere le radici allora è il momento di procedere così da dare maggiore spazio e respiro alla pianta. In genere è opportuno rinvasare almeno ogni due anni. Aspettiamo il periodo primaverile  e procediamo sostituendo  il vaso con uno più grande. Lo riempiamo per un quarto con ciottoli, ghiaia o altro materiale drenante e poi aggiungiamo  terreno fresco adatto per cactus. Terminato il rinvaso, facciamo passare almeno una settimana prima di innaffiare.

Come riprodurre l’Eulychnia castanea spiralis

Per moltiplicare questa pianta, nella speranza che mantenga il più possibile le caratteristiche morfologiche di partenza, si hanno solo due possibilità:

  • La riproduzione per talea
  • La riproduzione per innesto

Se vogliamo percorrere la prima strada, dovremo procedere in primavera o in estate perché le talee di questa pianta attecchiscono solo a determinate temperature, certamente superiori ai 20 gradi centigradi. Per ottenere una talea andremo a tagliare una porzione dello stelo con un coltellino precedentemente sterilizzato, successivamente lasceremo asciugare la talea nel punto del taglio riponendola in un luogo caldo e asciutto per almeno una settimana o più.

Quando si sarà formato un callo cicatriziale sulla ferita, quello è il momento in cui procedere ad interrare la talea in un vaso con del terriccio per cactus. Un piccolo accorgimento che può tornare utile è quello di mettere tra la talea e il terriccio, uno strato di ghiaietta o pietrisco, in questo modo il callo non  si bagna troppo e le radici sono libere di generarsi e allungarsi penetrando nel terriccio. Le talee così sistemate dovrebbero attecchire nel giro di due settimane o più.

Se invece vogliamo provare con l’innesto, bisogna intanto sapere che, essendo la Eulychnia un cactus, allora la scelta della pianta sulla quale innestare dovrà ricadere su un cactus. La scelta d’elezione, nella maggior parte dei casi, ricade sul Myrtillocactus Geometrizans che sembra dare la maggiore quantità di successo nell’attecchimento della pianta.

Si procede sezionando il Myirtillocactus, successivamente si taglia una porzione di Eulychnia che viene adagiata sul tronco della pianta ricevente appena tagliato. A quel punto una pianta viene assicurata all’altra utilizzando, ad esempio, del nastro adesivo. Anche in questo caso poniamo l’innesto in un luogo caldo e asciutto evitando di bagnare la pianta per i primi giorni. Se l’innesto attecchisce, nel giro di qualche settimana, la pianta inizierà a crescere.

Malattie e rimedi

Le piante di Eulychnia castanea spiralis temono fondamentalmente tre cose:

  • l’eccesso di acqua che provoca marciume radicale;
  • le gelate o le basse temperature;
  • i parassiti.

Se nei primi due casi possiamo intervenire limitando le innaffiature o riponendo la pianta in un luogo protetto dal freddo, nel terzo caso dobbiamo fare attenzione ai diversi tipi di parassiti che possono attaccarla.  Può trattarsi di ragnetti rossi per i quali basta irrorare la pianta dall’alto con l’acqua o di cocciniglia cotonosa. In ogni caso, è bene trattare la pianta con un insetticida sistemico almeno due volte l’anno, in primavera e in autunno.

Credit: “Eulychnia castanea spiralis” by Reggie1 is licensed under CC BY-NC 2.0

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